La parodontite, come riconoscerla e prevenirla
Molto spesso la perdita dei denti è causata da una malattia che si chiama parodontite, i nostri dentisti specializzati in parodontologia ci spiegano come riconoscerla e prevenirla per avere una bocca sempre in salute.
Che cos’è la parodontite?
La paradontite è una malattia infettiva che colpisce le gengive con un’infiammazione profonda. È una malattia molto diffusa, si stima che ne soffrano circa dieci milioni di italiani, ma poco conosciuta quindi tante persone si accorgono di averla quando è ormai troppo tardi per prevenirla o per curarla.
Da cosa è causata?
Una delle principali cause è la scarsa igiene orale, insieme alla cattiva abitudine del fumo.
Altri problemi di salute come le malattie sistemiche o le malocclusioni dentali possono aumentare la probabilità di ammalarsi oppure aggravare la situazione.
Come riconoscere i primi sintomi?
Il primo campanello d’allarme, che vede farci correre dal dentista, è dato da arrossamenti delle gengive, che si presentano gonfie e doloranti e sanguinano al passaggio dello spazzolino e del filo interdentale. Se questi sintomi vengono trascurati si potranno avere ascessi e le gengive inizieranno a ritirarsi formando delle sacche dove si annideranno i batteri che distruggeranno il tessuto osseo.
Come prevenire questa malattia?
Curando attentamente l’igiene orale. Spazzolare i denti per 4 minuti almeno due volte al giorno con un dentifricio specifico e delicato ed utilizzare il filo interdentale o gli scovolini.
Molto importante è anche fare una visita di controllo da un dentista ed una seduta di igiene orale professionale almeno due volte l’anno e seguire i consigli dello specialista sul proprio caso.
Uno stile di vita sano che preveda un’alimentazione ricca di frutta e verdura, un po’ di attività fisica ed evitare il vizio del fumo è sicuramente d’aiuto.
Quali possono essere le conseguenze se non si interviene per tempo?
Se non si interviene per tempo, curando l’infiammazione quando è una semplice gengivite, potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente e nonostante la terapia possono rimanere dopo l’intervento delle lesioni irreversibili. Nei casi più gravi di malattia ad uno stadio molto avanzato il danno massimo è la perdita del dente.